lunedì 25 ottobre 2010

Il bilancio IKEA: informazioni (minimali!) finalmente pubbliche


C’è sempre una prima volta. E questa è la prima volta che IKEA, il gigante svedese famoso per i prezzi imbattibili, pubblica i propri risultati finanziari. La società non era tenuta a rendere pubblici i propri bilanci perché non era quotata, ma in vista del suo prossimo ingresso in Borsa, ha deciso di rendere noti i numeri del suo successo.
L’occasione è ghiotta e noi, curiosi come sempre, abbiamo deciso di prenderla al volo ed abbiamo sbirciato nei dati di bilancio.
La prima cosa che colpisce è l’esiguità delle informazioni che IKEA fornisce, solo 27 pagine (foto comprese), mentre i bilanci delle società quotate sono generalmente oltre le 200 pagine. Dopo una breve presentazione del gruppo, della vision aziendale e dell’I-way, il modo in cui IKEA intende raggiungere i propri scopi, si arriva ai dati di bilancio.
I ricavi del gruppo sono alti, si parla di quasi 22 milioni di euro, in crescita dell’1,4% tra il 2008 e il 2009 nonostante il periodo di crisi. Ma quello di cui il colosso può andare fiero è la crescita dell’EBIT del 4,4%; ora, mancano le Note al bilancio, per cui non abbiamo elementi per dire come IKEA sia riuscita a contenere i costi operativi, probabilmente la crisi ha giocato il suo ruolo, soprattutto nel prezzo del carburante che ha fatto crollare i costi dei trasporti.
Anche la crescita dell’utile netto è stata positiva, + 11,3%, ma ciò deriva dal calo del tax rate, che è passato dal 19% al 13%.
L’altro aspetto da indagare è la capacità di generare cassa, ma purtroppo manca il rendiconto finanziario, e possiamo solo dire che IKEA è stata capace di creare 1370 milioni di euro, pur con un circolante che si sta ampliando, probabilmente perché sta entrando in nuovi mercati. Infatti, il gruppo, attualmente presente in 26 stati, prevede di espandersi sia in Europa (Serbia e Croazia) che nel mondo (Corea del Sud e India).

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